Andiamo a caccia di tendenze per vedere il mondo che ci circonda.
Troviamo nuovi trend, o dati particolari ed estrapoliamo insight reali, che possono dare una prospettiva sul mondo in cui viviamo oggi. O quello di domani.

SHARE

SEND

IDEAS

SPARKS

Deinfluencing, un trend che mira a rovesciare la cultura degli influencer.

Deinfluencing è un termine inventato di recente dai Creators su TikTok, volto a contestare alcuni dei prodotti più in trend, specialmente nell’industry beauty e lifestyle, per invitare i propri utenti a non acquistare necessariamente tutto ciò che viene promosso dai brand. 

‍Se gli influencer tradizionali sono noti per creare hype attorno ad un determinato prodotto, i deinfluencer cercano di spegnere quell’hype attraverso i propri contenuti e il proprio linguaggio, demistificando l’efficacia di determinati prodotti o la promessa dei brand. 

FLARE

Non siamo più così facilmente influenzabili. 

Dal debunking su YouTube, ai genuinifluencer su Instagram, alla dupe culture su TikTok, ci stiamo addentrando in un’epoca in cui la patina con cui osservavamo la vita perfetta degli influencer si sta pian piano disgregando, lasciando spazio ad una realtà che cerchiamo in tutti i modi di normalizzare. 

In questa nuova consapevolezza, gioca un ruolo fondamentale l’attenzione della GenZ nei confronti della sostenibilità:
“Una t-shirt non ti cambierà la vita”, afferma Elle Gray su TikTok in un contenuto deinfluencing, sensibilizzando la propria community ad un consumo più intenzionale dei prodotti, contro l’overconsumption che danneggia sia il pianeta che il portafoglio. 

BLAZE

I brand hanno l’opportunità di allontanarsi dal concetto di perfezione, puntando sulla veridicità dei propri contenuti. 

Interpretare correttamente un trend come il deinfluencing non significa per i brand abbandonare la possibilità di stringere collaborazioni con gli influencer, quanto piuttosto scegliere più coerentemente i talent, che non devono mostrarsi necessariamente come icone di uno stile di vita perfetto, ma come ambassador di un acquisto responsabile dei prodotti che promuovono, costruendo così una relazione sempre più credibile e trasparente con i propri utenti e, di conseguenza, con i consumatori finali.