Andiamo a caccia di tendenze per vedere il mondo che ci circonda.
Troviamo nuovi trend, o dati particolari ed estrapoliamo insight reali, che possono dare una prospettiva sul mondo in cui viviamo oggi. O quello di domani.

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IDEAS

SPARKS

Meno cordiali saluti, più f**k you, i’m out

Sembra che la gen Z non voglia smettere di sovvertire il mondo del lavoro per come lo conosciamo. Ninety Eight, una “Gen-Z creative Agency”, ha pubblicato su Tik Tok le firme di alcune mail del team, esibendo con un certo orgoglio il loro spirito provocatorio e dissacrante.

Questo fenomeno si sta diffondendo anche in altre società e realtà istituzionali:  la firma diventa un mezzo per abbattere le formalità e animare un po’ le noiose conversazioni di lavoro.

FLARE

La formalità serve ancora a qualcosa?

La nostra cultura del lavoro si basa tutt’oggi su gerarchie, dress-code e omologazioni. Un "senso del decoro” che a volte viene prima del lavoro stesso.

La firma delle mail è solo un sintomo dell’insofferenza delle nuove generazioni verso una formalità spesso imposta che irrigidisce la comunicazione e può mettere distanza tra le generazioni. Non è una lotta a priori contro lo status quo. Si tratta piuttosto della voglia di autenticità, di rapporti lavorativi sinceri e umani, e tutto questo non può che passare per il linguaggio. 

BLAZE

Il cambiamento sui luoghi di lavoro passa dal linguaggio, soprattutto per le nuove generazioni.

Rinnovare il registro linguistico degli ambienti in cui lavoriamo è un passo necessario per aziende e brand che vogliono rimanere rilevanti.

Il linguaggio si evolve di pari passo con la cultura, e non cambiare significa rimanere nel passato. Non si tratta solo di accogliere le esigenze di una nuova generazione di talenti, ma di prendere una precisa posizione politica. 

Oggi la formalità del linguaggio ostacola la comunicazione, in particolare nei team in cui il lavoro si svolge in forma ibrida. Alla distanza fisica non possiamo aggiungere una distanza relazionale e umana che impedisce di esprimersi, di costruire rapporti umani sinceri e di arricchire il proprio output.