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Smettiamola di parlare di retirement

Ad Agosto Serena Williams ha ufficializzato il suo ritiro dal tennis professionistico. Dopo 27 anni di successi e risultati storici per Serena è arrivato il momento di andare oltre e dedicarsi a nuove sfide, ma che non si provi a parlarle di pensionamento!

Serena infatti alla parola pensionamento (retirement) preferisce il termine evoluzione, più moderno e più adatto a indicare il passaggio a una fase nuova della vita che coincide con l’avanzare dell’età.

A condividere la visione della campionessa americana sono tanti over 60, i famigerati Boomer, sulla soglia della pensione ma pronti a lanciarsi verso nuove sfide e passioni. Insomma, sono lontani dallo stereotipo di “pensionati” a cui siamo abituati..

FLARE

Non è un marketing per consumatori senior? 

Boomer sono ad oggi il gruppo con il maggior potere di acquisto sul mercato, eppure sono pochi i brand in grado di catturare il ricco e variegato percorso di evoluzione che questo segmento sta affrontando.

Il consumatore over 60 infatti è in genere poco rappresentato in comunicazione e spesso viene dipinto attraverso stereotipi basati su miti infondati, come quello secondo cui un boomer non sia in grado di usare la tecnologia.

A rendere ancora più difficile per il segmento senior riconoscersi nella pubblicità è la tendenza a rappresentare indistintamente consumatori di 60 o 85 anni, nonostante le nette differenze nello stile di vita di questa popolazione.

BLAZE

Una comunicazione più inclusiva e coinvolgente verso i boomer è possibile.  

Prendendo atto delle nuove opportunità, sfide e passioni che un consumatore over 60 si trova davanti, le aziende possono ripensare il modo in cui comunicano con questo segmento e uscire dagli stereotipi a cui purtroppo siamo tutti abituati.

Per riuscire in quest’impresa un buon primo passo è quello di seguire l’esempio di Serena Williams e cambiare il modo in cui concepiamo l’idea di pensionamento.