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IDEAS

SPARKS

Forse il Coachella non è più così inspiring.

Il Coachella, il festival californiano che si è tenuto durante due weekend di Aprile, genera attenzione per due motivi principalmente: la musica e la moda. Infatti, negli anni ha dato vita al cosiddetto “Coachella Style”, replicato ogni anno da schiere di influencer e brand di fast fashion. 

Ma quest’anno, nonostante i due anni di assenza, il festival non ha portato con sé la stessa carica di aspirazionalità: agli occhi dei più giovani è risultato più come “un evento di lavoro per gli influencer”.

Molti hanno sottolineato come il festival sia ormai solo un grande momento commerciale per brand e influencer per postare contenuti e mostrare i propri outfit. 

FLARE

Da music festival… a content festival.

Un motivo per cui il festival più glamorous dell’anno ha ricevuto meno consensi potrebbe essere il cosiddetto disincanto da Instagram.

‍In molti hanno criticato la trasformazione progressiva del Coachella da festival musicale a “content farm”, e sono fioccate le testimonianze da parte degli influencer stessi “troppo impegnati a creare contenuti per potersi godere il festival”. 

Questa spettacolarizzazione che avviene oggi sul social risponde ad una necessità che forse non è più così prioritaria per gli under 22, che ormai preferiscono la genuinità di TikTok: la necessità di apparire, e apparire bene, ancora prima di fare.

Tale necessità si oppone fermamente, peraltro, a ciò che Tiktok rappresenta per loro: realtà, normalità e verità.

BLAZE

Siamo agli albori di una nuova social era,dove la ricerca di esperienze vere è più importante dello scatto instagrammabile.

Il set di valori è ufficialmente cambiato: i brand devono considerare questo shift culturale per offrire esperienze prima di tutto reali e veritiere quando si rivolgono alle fasce più giovani dei consumatori. La chiave? L’assenza di filtri.